Reati Stradali: tutto ciò che bisogna sapere su guida in stato di ebbrezza, stupefacenti e incidenti con lesioni o decessi

Indice
- Introduzione sui Reati Stradali
- Reati Stradali: alcune statistiche ISTAT sull’incidentalità stradale in Italia
- 1. Cosa si intende per Reati Stradali
- 2. Guida sotto effetto di stupefacenti, uno dei principali Reati Stradali
- 3. Guida in stato di ebbrezza - Uno dei principali Reati Stradali
- 4. Omicidio stradale
- 5. Lesioni colpose stradali, il più frequente dei Reati Stradali
- 6. Differenza tra colpa e dolo nei reati stradali
- 7. Il ruolo dell’avvocato nei reati stradali
- 8. Reati stradali e assicurazione
- 9. Le vittime di reati stradali
- Conclusioni sui Reati Stradali
- Il Supporto dello Studio Soardi nei Reati Stradali
- Contattaci
- FAQ – Domande frequenti sui Reati Stradali
Introduzione sui Reati Stradali
I Reati Stradali rappresentano oggi una delle principali aree del diritto penale con cui molti cittadini entrano, spesso loro malgrado, in contatto.
Negli ultimi anni, il legislatore e la giurisprudenza hanno più volte modificato la disciplina, cercando di trovare un equilibrio tra prevenzione, punizione e tutela delle vittime.
Ma cosa si intende, esattamente, per “reato stradale”?
Quali sono le conseguenze in caso di guida sotto effetto di stupefacenti o guida in stato di ebbrezza?
E cosa accade se da un incidente derivano lesioni gravi o la morte di una persona?
In questo articolo analizzeremo in modo chiaro e completo la normativa, le sanzioni e gli aspetti più importanti relativi ai Reati Stradali, con particolare attenzione ai reati introdotti o modificati dalla Legge n. 41 del 23 marzo 2016, che ha inserito nel Codice Penale gli articoli 589-bis e 590-bis, dedicati all’omicidio stradale e alle lesioni personali stradali.
Reati Stradali: alcune statistiche ISTAT sull’incidentalità stradale in Italia
Secondo l’ISTAT – Report Incidenti Stradali 2023, in Italia nell’anno 2023 si sono verificati 166.525 incidenti con lesioni a persone, con un lieve incremento del +0,4% rispetto al 2022.
In questi sinistri sono decedute 3.039 persone, registrando un calo del -3,8% rispetto all’anno precedente, mentre i feriti sono stati 224.634, con un aumento dello 0,5%.
L’analisi territoriale mostra che il calo delle vittime è generalizzato:
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- sulle autostrade la diminuzione è stata del -19,0%;
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- sulle strade extraurbane del -3,9%;
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- su quelle urbane dello -0,3%.
Statisticamente, ciò equivale a una media giornaliera di 456 incidenti, 8,3 vittime e 615 feriti al giorno.
Per quanto riguarda il 2024, i dati preliminari segnalano 173.364 incidenti con lesioni (+ 4,1% rispetto al 2023), con 3.030 vittime (-0,3%) e 233.853 feriti.
L’aumento degli incidenti e dei feriti, sebbene contenuto, contrasta con la stabilità o lieve flessione delle vittime, suggerendo che alcuni miglioramenti nel soccorso o nella prevenzione potrebbero aver avuto effetto.
Infine, dal confronto con il 2019 (anno di riferimento pre-pandemia), emergono riduzioni:
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- incidenti: -3,3%
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- vittime: -4,2%
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- feriti: -6,9%
Questi numeri confermano quanto i Reati Stradali siano un fenomeno concreto e persistente nella vita quotidiana, sottolineando l’importanza di normative adeguate e di una cultura della guida responsabile.
1. Cosa si intende per Reati Stradali
Il termine Reati Stradali comprende tutte quelle condotte commesse durante la guida di un veicolo che, per la loro pericolosità, costituiscono un illecito penale.
Non si tratta quindi di semplici infrazioni amministrative, come il mancato uso delle cinture o il superamento dei limiti di velocità, ma di comportamenti che offendono beni giuridici primari, come la vita e l’incolumità delle persone.
L’obiettivo della normativa è duplice:
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- prevenire comportamenti pericolosi, scoraggiando la guida in stato di alterazione psico-fisica;
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- punire severamente chi, con condotte imprudenti o irresponsabili, provoca lesioni o la morte di altre persone.
I principali reati stradali previsti dal nostro ordinamento sono:
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- la guida in stato di ebbrezza (art. 186 Codice della Strada);
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- la guida sotto effetto di stupefacenti (art. 187 C.d.S.);
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- l’omicidio stradale (art. 589-bis c.p.);
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- le lesioni personali stradali gravi o gravissime (art. 590-bis c.p.).
Ognuno di questi reati ha una disciplina specifica, che analizzeremo nei paragrafi successivi.
2. Guida sotto effetto di stupefacenti, uno dei principali Reati Stradali
La guida sotto effetto di stupefacenti è uno dei Reati Stradali più gravi e più frequentemente contestati.
È disciplinata dall’articolo 187 del Codice della Strada, che punisce chi si mette alla guida dopo aver assunto sostanze psicotrope o stupefacenti, indipendentemente dalla quantità.
2.1 Quando scatta il reato
Il reato si configura quando:
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- il conducente è trovato positivo ai test tossicologici;
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- oppure quando, anche in assenza di incidente, manifesta alterazioni psico-fisiche riconducibili all’assunzione di droghe.
A differenza della guida in stato di ebbrezza, non esiste una soglia minima: basta che l’uso di sostanze influisca sulla capacità di guida.
2.2 Come vengono effettuati i controlli
I controlli possono avvenire:
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- su strada, tramite accertamento preliminare (test salivare o urinario);
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- successivamente, con prelievo del sangue in strutture sanitarie.
Il rifiuto di sottoporsi ai test è considerato reato autonomo e comporta le stesse pene previste per chi viene trovato positivo.
2.3 Le sanzioni
Le pene variano a seconda delle circostanze:
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- arresto da sei mesi a un anno;
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- ammenda da 1.500 a 6.000 euro;
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- sospensione della patente da uno a due anni;
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- revoca in caso di recidiva o incidente con feriti.
Se il fatto è commesso da un conducente professionale (autista, tassista, conducente di mezzi pesanti), la sospensione può durare fino a tre anni.
2.4 In caso di incidente
Se il conducente sotto effetto di stupefacenti causa un sinistro con lesioni gravi o decesso, il reato diventa omicidio stradale o lesioni stradali aggravate.
In tal caso, la pena può arrivare fino a dodici anni di reclusione.
2.5 Possibilità di messa alla prova o lavori di pubblica utilità
Per i casi meno gravi, il giudice può concedere:
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- la messa alla prova (art. 168-bis c.p.), che estingue il reato se svolta con esito positivo;
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- oppure i lavori di pubblica utilità, che comportano la riduzione della pena e la sostituzione di sanzioni accessorie.
3. Guida in stato di ebbrezza - Uno dei principali Reati Stradali
La guida in stato di ebbrezza è disciplinata dall’articolo 186 del Codice della Strada.
Si tratta di un reato molto diffuso, poiché può essere commesso anche da chi ritiene di “stare bene” dopo aver bevuto.
3.1 Le soglie di alcolemia
La legge distingue tre fasce di gravità in base al tasso alcolemico (BAC) rilevato:
| Tasso alcolemico (g/l) | Conseguenze |
|---|---|
| da 0,5 a 0,8 g/l | sanzione amministrativa e sospensione patente fino a 6 mesi |
| da 0,8 a 1,5 g/l | reato penale: ammenda da 800 a 3.200 euro e arresto fino a 6 mesi |
| oltre 1,5 g/l | reato penale grave: ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi a un anno e sospensione patente fino a 2 anni |
Per i neopatentati e i conducenti professionali, la soglia è zero: non è consentito alcun consumo di alcol.
3.2 Accertamenti e rifiuto del test
La polizia può accertare lo stato di ebbrezza tramite:
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- etilometro;
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- accertamenti sanitari in caso di incidente o sintomi evidenti.
Il rifiuto di sottoporsi al test è punito come se il soggetto avesse un tasso superiore a 1,5 g/l.
Ciò comporta arresto, ammenda e sospensione della patente fino a 2 anni.
3.3 Aggravanti
Le pene aumentano se:
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- il reato è commesso di notte (tra le 22 e le 7);
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- il conducente causa un incidente;
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- il veicolo è di proprietà di un’altra persona;
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- vi sono passeggeri minorenni.
In questi casi, è prevista anche la confisca del veicolo.
3.4 Revoca della patente
La revoca scatta:
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- in caso di recidiva nel biennio;
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- o se dall’incidente derivano lesioni o morte.
Il conducente potrà chiedere una nuova patente solo dopo tre anni dalla revoca definitiva.
3.5 Alternative alla condanna
Per le ipotesi meno gravi, il giudice può applicare la sospensione condizionale della pena o i lavori di pubblica utilità, che comportano la riduzione della pena e la restituzione anticipata della patente.
4. Omicidio stradale
L’Omicidio Stradale è uno dei Reati Stradali più gravi.
Introdotto nel 2016 con la Legge n. 41, è disciplinato dall’articolo 589-bis del Codice Penale.
4.1 Quando si configura
Il reato si configura quando una persona, violando le norme sulla circolazione, causa la morte di un’altra persona.
Può trattarsi di un comportamento doloso (intenzionale) o colposo (per negligenza, imprudenza o imperizia).
L’omicidio stradale è quindi una forma aggravata dell’omicidio colposo, specifica per i casi in cui il fatto avviene durante la guida.
4.2 Le pene previste
Le pene variano a seconda delle circostanze:
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- da 2 a 7 anni di reclusione in caso di violazione generica delle norme stradali;
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- da 8 a 12 anni se il conducente è in stato di ebbrezza grave (oltre 1,5 g/l) o sotto l’effetto di stupefacenti;
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- da 5 a 10 anni se l’ebbrezza è media (tra 0,8 e 1,5 g/l);
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- da 5 a 10 anni anche per eccesso di velocità in zone pedonali o semaforo rosso ignorato.
Le pene aumentano ulteriormente se il conducente fugge dopo l’incidente (fuga del conducente, art. 189 C.d.S.).
4.3 Revoca della patente e misure accessorie per Reati Stradali
Oltre alla reclusione, è prevista la revoca automatica della patente di guida, con impossibilità di conseguirne una nuova prima di 15 anni.
In caso di recidiva, la revoca può diventare permanente.
4.4 La colpa concorrente della vittima
In alcuni casi, la giurisprudenza riconosce una colpa concorrente della vittima, quando questa abbia tenuto comportamenti imprudenti (ad esempio attraversamento improvviso).
Ciò può ridurre la pena, ma non elimina la responsabilità del conducente.
5. Lesioni colpose stradali, il più frequente dei Reati Stradali
Le Lesioni Stradali sono disciplinate dall’articolo 590-bis del Codice Penale, introdotto insieme all’omicidio stradale.
Anche qui, la ratio è la stessa: punire più severamente le lesioni causate da violazioni del Codice della Strada.
5.1 Quando si applica
Il reato si configura quando dalla condotta del conducente derivano:
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- lesioni gravi (malattia o incapacità superiore a 40 giorni);
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- lesioni gravissime (pericolo di vita, perdita di un arto, menomazioni permanenti).
5.2 Le pene previste
Le pene variano in base alla gravità:
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- da 3 mesi a 1 anno per lesioni lievi;
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- da 1 a 3 anni per lesioni gravi;
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- da 2 a 7 anni per lesioni gravissime;
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- da 3 a 8 anni se il conducente era ubriaco o sotto effetto di stupefacenti.
5.3 Procedibilità e querela
Le lesioni stradali sono procedibili d’ufficio solo in determinati casi. Ciò significa che non sempre serve la querela della persona offesa. Entro 3 mesi dal fatto è sempre preferibile e consigliabile contattare un Avvocato Penalista.
6. Differenza tra colpa e dolo nei reati stradali
Un aspetto fondamentale è la distinzione tra colpa e dolo.
La maggior parte dei Reati Stradali è di natura colposa, cioè commessa senza volontà di provocare danno, ma per negligenza o imprudenza.
Tuttavia, in casi estremi — ad esempio gare clandestine o guida a velocità folle in centro urbano — la condotta può assumere i tratti del dolo eventuale.
In questi casi, il giudice può ritenere che il conducente abbia accettato il rischio di uccidere, trasformando l’omicidio stradale in omicidio volontario.
7. Il ruolo dell’avvocato nei reati stradali
Affrontare un procedimento per Reati Stradali richiede competenze giuridiche e tecniche.
L’avvocato deve:
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- analizzare gli atti di indagine;
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- verificare la correttezza dei rilievi (etilometro, test tossicologico);
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- valutare eventuali vizi procedurali;
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- richiedere la sospensione del procedimento in vista di lavori di pubblica utilità;
-
- tutelare i diritti dell’imputato o della vittima.
Inoltre, nei casi di omicidio o lesioni gravi, l’avvocato può agire anche in sede civile per ottenere o contestare il risarcimento del danno.
8. Reati stradali e assicurazione
Una condanna per reato stradale può avere effetti anche sul rapporto con la compagnia assicurativa.
In caso di condanna definitiva, l’assicurazione può esercitare la rivalsa sull’assicurato, chiedendo la restituzione delle somme pagate alle vittime.
Questo avviene soprattutto nei casi di guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, poiché tali condotte violano le clausole contrattuali.
9. Le vittime di reati stradali
Le vittime di incidenti causati da Reati Stradali hanno diritto a ottenere:
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- il risarcimento integrale dei danni patrimoniali e non patrimoniali;
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- il riconoscimento del danno morale e biologico;
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- e, nei casi più gravi, il supporto psicologico e legale durante il processo penale.
È importante che le famiglie delle vittime si costituiscano parte civile, in modo da partecipare al procedimento e chiedere il giusto ristoro.
Conclusioni sui Reati Stradali
I Reati Stradali non sono semplici violazioni del Codice della Strada, ma reati veri e propri, con conseguenze gravi sulla libertà personale, sul patrimonio e sulla vita delle persone coinvolte.
Guidare in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, o commettere errori fatali alla guida, può distruggere in pochi secondi la vita propria e altrui.
Per questo motivo, la legge punisce severamente queste condotte, ma al tempo stesso offre strumenti alternativi come la messa alla prova o i lavori di pubblica utilità, che permettono di intraprendere un percorso di responsabilità e consapevolezza.
Il Supporto dello Studio Soardi nei Reati Stradali
Lo Studio Soardi di Bergamo assiste da anni persone coinvolte in Reati Stradali, sia come imputati sia come vittime.
L’Avvocato Stefano Soardi, Avvocato Penalista, offre assistenza legale nei procedimenti per omicidio stradale, lesioni stradali, guida in stato di ebbrezza e guida sotto stupefacenti, garantendo una difesa accurata, attenta e rispettosa dei diritti di tutti.
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